COME GESTIRE UN GRUPPO
Il tecnico della Scuola Calcio dovrà cercare col suo buon esempio di influenzare l'attenzione dei bambini attraverso tali strategie comunicative e di comportamento:
- PARLARE SEMPRE AL PLURALE: "Noi abbiamo perso", "Noi vogliamo ottenere...", "Noi dobbiamo migliorare".
- Indicare al gruppo le mete da raggiungere, in allenamento, in gara, in un determinato periodo.
- STABILIRE REGOLE DI VITA COMUNE: tali regole dovranno essere adattate consapevolmente all'età degli allievi, alle caratteristiche dell'ambiente sportivo, integrandosi con le altri componenti educative (scuola e famiglia) che concorrono, insieme al calcio, al processo di formazione e sviluppo della personalità dei bambini.
- Piuttosto che evidenziare le mancanze, SOTTOLINEARE I COMPORTAMENTI POSITIVI con la propria approvazione: "Bravo, buona quella soluzione", "Gran colpo di testa", "Bene hai fatto sattamente come volevo". L'uso del rinforso positivo aiuta a mantenere alti gli stimoli ed a produrre nei ragazzi l'effetto di porsi traguardi sempre più alti in relazione alle proprie possibilità. Sottolineando gli errori si crea la mentalità limitante che si manifesta nel giocare per non sbagliare.
- INCENTIVARE I COMPORTAMENTI ALTRUISTICI: l'assist, un bel passaggio, un recupero difensivo, un movimento per creare spazio, un velo... Chi si è sacrificato ottiene la gratificazione pubblica, gli altri compagni ricevono dall'allenatore un messaggio significativo perchè reale e chiaro.
- STIMOLARE LA PARTECIPAZIONE DEI RAGAZZI: alle decisioni e alle attività di squadra in genere, consentendo a tutti di esprimere le proprie opinioni e manifestare le proprie idee.
- FAVORIRE OCCASIONI PER STARE INSIEME: diventa estremamente utile offrire opportunità di svago che permettono ai bambini di trovarsi anche in contesti exstr-sportivi e con i più piccoli specialmente anche assieme alle famiglie.
- FORNIRE FEEDBACK che rafforzino l'impegno profuso dal bambino. Questo importante aspetto pedagogico è certamente presente in tutte le fascie d'età, ma diviene essenziale con i principianti a cui piace provare e riprovare i gesti tecnici anche se non mostrano ancora una certa padronanza. Se invece vengono premiati solo quando le esecuzioni tecniche risultano corrette, è probabile che si limiteranno a fare solo ciò in cui si sentiranno sicuri, riducendo notevolmente sia l'impegno che il grado di attenzione.
- INDIRIZZARE infine i ragazzi verso l'apprezzamento dei valori morali, che abbiano significato in campo sportivo come nella vita, deve essere uno degli obiettivi generali dell'attività giovanile che l'allenatore dovrà tenere conto nel suo agire.